Una casa non è solo fatta, per l’appunto, di mura, ma sopratutto di esperienze e sensazioni che trovano certezza nel nostro modo di intendere e interpretare gli spazi e gli arredi.
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Non è possibile immaginare lo spazio dove si abita senza pensare agli elementi di cui è fatto. Lo spazio intimo o pubblico è composto da tanti elementi: dal più grande al più piccolo, in funzione di un modo di vivere personale o diffuso.
Ogni oggetto, complemento, rubinetto, superficie, sanitario, viene selezionato e presentato seguendo l’idea che il design è espressione di uno o molti stili di vita.
www.nigita.it
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Cellini, Archimede e Sciascia, tre sedi dove tutto - progetto, arredi, complementi, atmosfera - è rappresentazione del mood nigita.
Nel 2009 prende forma l'idea di concentrare in un unico grande luogo tutto lo stile Nigita: Sciascia170, un luogo dedicato al dialogo, al progetto, alla persona, all' abitare.
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Un mix di esperienza, tradizione, cultura e ricerca.
Bisogna amare il proprio lavoro perché esso ci ami e l’attenzione per gli ambienti ci ha portato a offrire soluzioni a ogni esigenza di stile.
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Dopo anni di ricerca, la nostra immagine è cambiata. Abbiamo sempre voluto testare su di noi i cambiamenti stilistici, prima di ogni altro. Questo modo di lavorare ci ha visti premiati nel 2009 al Cersaie di Bologna come migliore showroom italiano per competenze espositive.
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Nel 1984 l’azienda passa nelle mani di Gino e Ignazio e oggi, a loro due, si affianca Giovanni, il figlio di Gino. La voglia di crescere è fortissima.
La nostra storia inizia in uno spazio di 100 mq con l’idea di proporre soluzioni per le rifiniture e l’ arredo della casa, attraverso la fornitura di prodotti innovativi e di eccellenza. Ben presto le esigenze di mercato in rapido mutamento ci hanno spinto a realizzare il nuovo show-room sciascia170. Da 100...
Amiamo la casa e lo stile, le cose fatte bene e le cose belle. Nel 1968 nostro padre Giovanni insieme a nostra madre Lina dà vita a questa realtà. Il primo nome dell’azienda è dedicato a Lei, Lina, infatti si chiamava “STRADA LINA”.
In un certo senso, di “strada” ne abbiamo fatta....
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